Filippo Ruggieri Blog

La vita è un’infanzia tutta da rifare.

Libertà. Realtà, ideale, partenza, destinazione, amore corrisposto irraggiungibile. Sogno, speranza, fede. Non l’avrei mai detto, fu bello guardare il mondo dagli occhi di chi non ha niente da perdere. Tu sola, a me solo. Ti ho perduta e si spense il sole, ti ho lasciata e fu breve. Ora sei vicina a malapena, sembra di affogare in una goccia. Dissi: “sento la tua presenza, potevi dirmelo che eri al mio fianco.” Rispondesti col silenzio, era la pace che avevo dentro.

Dal mio balcone vedo i miei sogni riflessi in passi di studenti. A volte chiedo ad alcuni di loro cosa vogliano diventare e la risposta più comune è “non lo so, tu?”
Io forse sono diventato, sto diventando, un po’ non diventerò e non ha importanza. Vorrei essere la luce nei tuoi occhi spenti, la chiave per accedere a ciò che senti, l’avvocato al tribunale dei rimpianti. Accendi, allenati a sognare per avere una visione, la verità si ispira sempre a un’illusione.
Dal mio balcone sento la solitudine invecchiarmi, una candela cadendo ha bruciato il vento, diari, testamento, sono sceso qui all’inferno e sto sputando sulle fiamme per fermare l’incendio. Un giorno scavando nel cemento troverai ali d’argento. Maestro mio ridammi l’istinto, ho cuore necessario per provare un sentimento.